La Smart Factory non è solo una fabbrica che ospita oggetti connessi fra loro. È una fabbrica che, sempre di più, è collegata con il mondo esterno, fatto di clienti, fornitori e partner tecnologici.
Questo nuovo paradigma ci pone di fronte a uno scenario ben diverso da quello tradizionale, reso possibile dall’integrazione delle tecnologie abilitanti e che non può prescindere da un radicale cambio di mentalità imprenditoriale.
Il passaggio a questo nuovo modello produttivo non riguarda infatti unicamente la sfera tecnologica, ma presuppone anche e soprattutto un cambiamento culturale, un’evoluzione che deve avvenire su più livelli: produttivo, organizzativo e strategico. Questo discorso vale per il mondo manifatturiero globale, Italia inclusa, il cui tessuto industriale è costituito per oltre l’80% da piccole e medie imprese, che spesso sono spaesate se poste di fronte a scenari di stabilimenti produttivi ipertecnologici al limite della fantascienza.
Quasi come se bastasse premere un bottone per far funzionare la nuova fabbrica dando il via a un modo di produrre e di fare impresa completamente nuovo. Non è così, occorre un percorso graduale e ben ponderato.
E accompagnare i clienti passo dopo passo nell’universo della Smart Factory, facendo loro comprendere le potenzialità di questo nuovo paradigma non è un compito semplice. È una sfida però che il Gruppo Yamazaki Mazak sta affrontando ormai da alcuni anni, non solo attraverso l’ideazione e l’implementazione di tecnologie altamente performanti – e l’ecosistema della Smooth Technology ne è un esempio particolarmente emblematico – ma anche facendosi portavoce di una nuova visione. La Mazak iSMART Factory si avvale di celle e sistemi produttivi avanzati, abbinati a un’integrazione digitale totale, per garantire una condivisione a flusso libero dei dati di controllo dei processi e di monitoraggio delle operazioni.
Per capire meglio come questo avviene nel concreto, abbiamo scelto la zona di Varese, nota per essere terra di grandi eccellenze italiane.
Lì abbiamo visitato Officine Meccaniche Callegaro, specializzata in lavorazioni meccaniche conto terzi, e Bottelli, produttore di componenti speciali per macchine utensili: ci siamo fatti spiegare direttamente dai loro manager cosa significa intraprendere il cammino verso la fabbrica intelligente.